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We are here for you. If you have any question please contact usSearch
Please insert a search term in the input field. If you have any question please contact usVivi la vita che hai sempre sognato
Dolore e malessere possono influire in modo differente su ognuno di noi, ma sono caratterizzati da un fattore costante: impediscono di vivere la vita pienamente e di svolgere le nostre attività preferite. Il dolore che percepisci quotidianamente non deve necessariamente compromettere la qualità della tua vita.
Quasi tutte le tipologie di dolore rientrano in una di queste due categorie: nocicettivo e neuropatico. Il dolore nocicettivo deriva generalmente da uno stimolo esterno (ad esempio l'urto con un oggetto solido o tagliente), mentre quello neuropatico riguarda problematiche del sistema nervoso.
Urtare un oggetto affilato, ricevere un colpo sul gomito, tagliarsi un dito: tutte queste azioni scatenano episodi di dolore acuto. Di solito, la sensazione svanisce dopo qualche minuto, ma, in alcuni casi, può persistere per 3–6 mesi.
Il dolore cronico è decisamente più grave, poiché non si attenua neanche dopo aver rimosso la causa scatenante. Può avere origine da un danno o un malfunzionamento, in una qualsiasi parte del percorso dello stimolo doloroso. Spesso è provocato da una patologia preesistente.
Il dolore è una reazione ad uno stimolo dannoso o pericoloso. Ci ricorda di allontanarci dalle situazioni rischiose ed ha consentito alla razza umana di sopravvivere per milioni di anni. Sebbene possa risultare traumatizzante, il dolore è indispensabile per il processo di guarigione dell'organismo.
Tuttavia, le sensazioni dolorose non hanno un legame diretto con il nostro cervello, anche se le percepiamo istantaneamente! In realtà, il dolore viaggia attraverso numerosi neuroni e percorsi neurali, dall'origine del dolore al nostro cervello, e viceversa.
Nell'elaborazione del dolore sono coinvolti due apparati fondamentali: il corno dorsale ed il talamo. Il primo è un centro nervoso situato alla base della colonna vertebrale; il secondo è una porzione del mesencefalo, responsabile dell'organizzazione degli impulsi dolorosi.
Dopo essere stati organizzati, i segnali raggiungono la corteccia somatosensoriale (la nostra risposta emotiva al dolore). Qui, vengono decifrati ed interpretati dalla corteccia motoria (la nostra reazione fisica al dolore).
Le opzioni di auto-trattamento, come la meditazione mindfulness, gli integratori alimentari e le modifiche allo stile di vita svolgono un ruolo significativo nella gestione del dolore.
Spesso, questi piccoli cambiamenti possono influire positivamente sulla qualità della nostra vita. Solo perché il dolore è inevitabile, non significa che sia ingestibile.
Svolgi attività fisica per controllare meglio il dolore.
Prova degli integratori naturali e terapie complementari.
Gestisci la tua risposta condizionata al dolore.
Esprimi le tue frustrazioni agli altri.
Chiedi aiuto per svolgere le attività che provocano dolore.
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Domande Frequenti
Il dolore fisico può sembrare una condizione più semplice da affrontare, ma ciò non sempre rende i sintomi più facili da gestire. In realtà, i trattamenti per il dolore fisico possono differire notevolmente perché tutti sperimentiamo il dolore in modo diverso. La soglia del dolore delle persone è variabile, e ciò significa che non ci sono mai due casi di dolore fisico uguali, nonostante possano sembrare simili.
Che si tratti di dolore nocicettivo (urto o taglio), dolore radicolare (compressione) o dolore viscerale (danno agli organi interni), ci sono decine di sensazioni di dolore fisico, ognuna con i propri sintomi, tecniche di gestione e trattamenti. Fortunatamente, la maggior parte dei casi di dolore fisico sono acuti. Questo significa che una volta guarita o trattata la ferita, il dolore passerà.
Tuttavia, non è raro che il dolore fisico diventi cronico, soprattutto se è correlato ad una lesione alla schiena od al collo. In realtà, un adulto europeo su cinque vive con un dolore costante. Sebbene il dolore possa essere gestibile nella maggior parte dei casi, ciò non impedisce che intacchi la fiducia in sé stessi e la voglia di vivere.
Se ti trovi a provare dolore fisico acuto o cronico, un aiuto è prontamente disponibile. Che si tratti di tecniche di gestione come la mindfulness, integratori, esercizio fisico o parlare con gli altri, ci sono decine di modi con cui puoi vivere una vita appagante nonostante il dolore cronico. Per quanto riguarda il trattamento, l’approccio più vantaggioso dipende da una diagnosi accurata. Non tardare a contattare il medico e, se possibile, tieni un diario del dolore che stai provando per aiutarli ad individuare una causa.
Leggi il nostro ampio articolo per saperne di più sui diversi tipi di dolore, sul motivo per cui tutti proviamo dolore in modo diverso e sui modi migliori per gestire il dolore fisico cronico.
Il dolore neuropatico, o nevralgia, non solo è difficile da trattare, ma può avere un grave impatto sulla qualità della vita. Lungo tutto il nostro corpo esistono trilioni di nervi che possono rendere l’identificazione della causa sottostante come cercare un ago in un pagliaio.
Il dolore, in linea di principio, è un concetto semplice. Qualcosa provoca danni al nostro corpo ed esso reagisce in modo appropriato. Ma con il dolore neuropatico, il disagio, il prurito, l’intorpidimento o la sensibilità ridotta derivano dalla compromissione dei segnali del dolore e dei nervi che trasportano quei segnali. Ecco perché il dolore neuropatico rimane una condizione difficile da trattare: la nostra risposta al dolore è significativamente più complessa di quanto possa sembrare.
Il più delle volte, il dolore neuropatico deriva da una lesione, una malattia od un’infezione. Questo tipo di dolore si verifica raramente in modo casuale, ma rientra in una delle diverse categorie. Fortunatamente, identificando il tipo di dolore neuropatico sperimentato, è possibile isolare la zona con il problema alla segnalazione del dolore. Ad esempio, la neuropatia focale si concentra intorno alla testa, alla mano, al busto od alla gamba, e di solito danneggia un singolo nervo piuttosto che un centro nervoso specifico.
Sebbene a volte il dolore neuropatico possa sembrare opprimente, ci sono decine di tecniche di gestione e di possibili trattamenti. Il dolore può essere un meccanismo sofisticato, ma lo sono anche i rimedi moderni. Naturalmente, poiché la risposta al dolore di ogni persona è unica, è importante essere aperti a varie opzioni di trattamento per determinare quale affronta meglio i sintomi. Bloccanti dei nervi, terapia fisica, integratori, cambiamenti nello stile di vita e farmaci possono aiutare a ripristinare una qualità di vita attiva.
Se sei interessato a saperne di più sulla nostra risposta al dolore, su come il nostro corpo elabora il dolore e su come convivere con le condizioni neuropatiche, leggi il nostro articolo approfondito.
La gastrite colpisce 8 persone su 1.000 ed è un comune disturbo digestivo che causa significativi disagi nella vita quotidiana. Risultato dell’infiammazione allo stomaco, i sintomi della gastrite vanno da un lieve fastidio a forti crampi allo stomaco, nausea e vomito.
Sebbene sia comune sviluppare la gastrite come sottoprodotto di una malattia autoimmune, decine di sostanze comuni possono scatenare questa condizione. Ad esempio, il fumo eccessivo, l’alcol e gli antinfiammatori (FANS) possono provocare una rottura del rivestimento protettivo del nostro stomaco. È questa rottura che provoca irritazione quando gli acidi dello stomaco iniziano a degradarsi al suo interno.
Fortunatamente, la diagnosi di una gastrite è semplice: un esame del sangue o delle feci è in grado di identificare rapidamente le potenziali cause. Tuttavia, a seconda della causa esatta della gastrite, il trattamento può essere un po’ più complicato. Se la condizione è dovuta ai fattori scatenanti sopra descritti, potrebbero bastare semplici cambiamenti nello stile di vita. Al contrario, se la colpa è di batteri o malattie autoimmuni preesistenti, i medici possono provare una combinazione di antiacidi, farmaci, vitamina B12 ed antibiotici.
È incoraggiante che esistano molte tecniche pratiche di gestione se si deve convivere con la gastrite, ed anche piccoli cambiamenti possono fare una differenza significativa nella gravità dei sintomi. Naturalmente, se sospetti di avere la gastrite, il tuo medico dovrebbe sempre essere il primo punto di riferimento. Ma una volta che sai con cosa hai a che fare, suddividere i pasti, automedicarsi (in modo appropriato) ed assumere integratori può aiutare.
Se vuoi saperne di più sulla gastrite, incluso l’elenco completo dei sintomi, i potenziali trattamenti e come convivere con la condizione, leggi il nostro articolo completo.